Rosoni e simbolismo
I rosoni hanno una storia simbolica che si perde nella notte dei tempi e che ha attraversato culture molto antiche. Ed è proprio pensando agli antichi culti che si nota come il rosone riporti all'idea del Sole che scandisce sin dagli albori dell'umanità i cicli nella vita degli esseri umani. La rosa invece, altro elemento chiave, nella sua forma stilizzata era nell'Antica Grecia, associata al culto di Afrodite, dea dell'amore.
Per la tradizione cristiana il rosone diventa tra le altre cose, ruota a raggi, simbolo del dominio di Cristo sulla Terra o addirittura la ruota della Fortuna che divenne, con il teocentrismo medievale, una fortuna di natura angelica come sosteneva anche Dante.
Da notare inoltre la stretta relazione del rosone con il cerchio: un elemento senza inizio e senza fine, simbolo di Dio, e simbolo di eternità. Esso è il centro della storia della salvezza, il centro del fluire del tempo degli uomini.
È evidente, infine, che lo scopo del rosone fosse quello di invogliare il fedele alla contemplazione e alla meditazione ma non solo, era credenza diffusa che chi era ?posseduto?, soltanto osservando il rosone; quindi, ancor prima di entrare nella cattedrale, poteva dare in escandescenze.
Scopriamo insieme come questi simboli rendono unici e magnetici tante cattedrali e chiese di Puglia.
Il rosone della Cattedrale di Troia
In provincia di Foggia, nel bel territorio ai piedi dell'appennino Dauno, sorge l'antica città di Troia al centro della quale si erge la stupenda Cattedrale di Santa Maria Assunta. Un meraviglioso esempio di romanico italiano con influssi bizantini e richiami orientali.
Al centro della facciata si apre lo splendido rosone, ricco di simbologia e finemente decorato. Un fitto intreccio basato su undici colonnine che si irradiano secondo angoli uguali verso l'esterno e connesse con un gioco di archi. Gli undici spicchi che si formano dal gioco di incroci sono decorati con diaframmi traforati diversi tra loro per un totale di ventidue decorazioni differenti.
Le undici colonnine del rosone si poggiano poi su un cerchio di pietra intagliata a squame a creare una lavorazione che ricorda un serpente che si morde la coda, simbolo dell'eternità, della morte e della resurrezione, ed infine, data la forma circolare, simbolo della perfezione.
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Cattedrale di San Sabino a Bari
Scendendo verso Bari, tra le meraviglie architettoniche della città, spicca, come fulgido esempio di architettura romanico Pugliese, la Cattedrale di San Sabino.
Costruito tra il XII e il XIII secolo sui resti del Duomo bizantino distrutto dal normanno Guglielmo il Malo, l'edificio presenta una facciata in candida pietra calcarea, decorata da archetti, lesene e lo splendido rosone dalla ghiera istoriata.
Esattamente al centro della facciata, il rosone spicca con i suoi diciotto petali e dalla sua cornice a grani di rosario. Ad arricchirlo ulteriormente ci sono i dettagliati elementi vegetali e le suggestive sculture di animali.
Ma la vera magia accade nel giorno del solstizio d'estate. Il 21 giugno, infatti, nella cattedrale si osserva un fenomeno insolito, quasi mistico: intorno alle 17, i raggi solari che penetrano dai 18 spicchi del rosone della facciata vanno a combaciare perfettamente con i petali della rosa che orna il pavimento della navata.
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Il grande rosone della Cattedrale di Ostuni
Proseguendo verso sud si raggiunge la bella città bianca di Ostuni dove, tra strette viuzze che si arrampicano sul colle più alto della città, sorge la cattedrale dedicata a Santa Maria dell'Assunzione completata tra il 1470 e il 1495.
Nel corpo centrale della facciata domina il rosone che sicuramente si può annoverare tra i più grandi del mondo, di certo il più grande tra i rosoni di Puglia. Un capolavoro in puro stile gotico che lascia letteralmente a bocca aperta, formato da più archi concentrici con ghiere arricchite da motivi floreali e dalle figure dei dodici apostoli.
Tra gli spazi delle colonnette scorgiamo una miriade di simboli lunari. L'ideale moto circolare del rosone è un richiamo al sole che si identifica in Cristo come astro dal quale proviene la luce e la vita. Signore del tempo e della luce. La forma concentrica simboleggia lo scorrere del tempo: le 24 colonne del cerchio più esterno indicano le ore del giorno mentre le 12 intermedie ricordano i mesi dell'anno.
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Cattedrale di Otranto
Uno degli edifici più antichi e imponenti di tutta la Puglia, la cattedrale di Santa Maria Annunziata, si erge maestosa nella sua piazzetta a cui si accede da un dedalo di stradine.
Lo stile preponderante della chiesa è quello romanico ma la facciata è caratterizzata dal particolare rosone rinascimentale che si rifà allo stile gotico e bizantino e fu realizzato dopo le devastazioni inflitte durante l'occupazione turca. Il capolavoro ha 16 raggi in pietra leccese con fini trafori gotici di forma circolare convergenti al centro, secondo i canoni dell'arte gotico-araba. Un gioiello dal valore inestimabile.
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