Gargano: grotte e villaggi del Paleolitico
Il Gargano è una delle zone che sappiamo con certezza essere state abitate sin da tempi davvero remoti. Le prime tracce dell'uomo e dei suoi insediamenti risalgono al Paleolitico. Tra i luoghi preistorici più affascinanti da scoprire c'è la grotta Paglicci a Defensola nella campagna di Rignano Garganico ricca di graffiti, rudimentali pitture rupestri e impronte di mani.
Nella grotta sono state rinvenute tre sepolture e numerosi resti umani singoli. I resti di Paglicci appartengono all'uomo di Cro-Magnon. Ed è recente il rinvenimento nella grotta del più antico cane vissuto in Italia risalente ad un periodo compreso tra i 14.000 e i 20.000 anni fa.
Non lontano, sulle pendici occidentali del promontorio del Gargano, troviamo la Grotta Spagnoli. Oltre ad essere stata ripetutamente frequentata dall'uomo, la grotta è stata rifugio di varie specie animali, fra cui la iena, vissuta durante il Pleistocene superiore, e l?istrice nell?Olocene.
Nel bel territorio di Peschici, inoltre, è possibile raggiungere la Grotta degli Dei nella Baia di Manaccora. Scoperta alla fine degli anni ?20, la grande cavità naturale è stata utilizzata anche dagli uomini dell?età del Bronzo che sfruttarono le nicchie e le aperture naturali per realizzare strutture ipogeiche destinate ad ospitare riti propiziatori della fertilità.
Verso il Neolitico invece, le comunità dell?altopiano si spostano nella zona di Manfredonia dove nacquero i villaggi trincerati. All?epoca lo sperone d?Italia divenne un centro di scambi e commerci. Una bellissima testimonianza del periodo è di certo la necropoli dei dauni sul Monte Saraceno.
Per organizzare al meglio il tuo viaggio al tempo della Preistoria e nel promontorio garganico, hai come prima possibilità di scelta quella di prenotare una delle case vacanze del Gargano tra quelle a nostra disposizione e sfruttala come punto strategico per la tua avventura.
La Terra di Bari e l'Uomo di Altamura
Proseguendo il nostro viaggio, incontriamo Bari. La storia degli insediamenti antropici in Terra di Bari comincia con i resti fossili dell'Uomo di Altamura. Essi rappresentano una forma arcaica di Uomo di Neanderthal (risalente a circa 250 mila anni fa), scoperto negli anni '90 nella grotta di Lamalunga.
La zona della Terra di Bari che custodisce i ritrovamenti più interessanti è quella della Grotta delle Mura a Monopoli. Questi resti dimostrano la presenza di abitanti sin dal Paleolitico Medio e Superiore, probabilmente appartenenti alla specie uomo di Neanderthal. Le ricerche archeologiche hanno portato alla luce numerosi reperti, tra i quali strumenti di selce e resti di pasto appartenenti ad animali selvatici cacciati dall'uomo come cavalli, asini, bue selvatico.
Il ritrovamento più interessante è però di certo la sepoltura di un bambino di circa due anni che testimonia un accurato rito culto. Oggi la grotta è chiusa al pubblico per conservarne la fragilità ma è comunque possibile ammirarla passeggiando lungo la costa di Lido Porto Rosso.
Anche qui, per avere accesso alla storia nel modo più confortevole possibile, ti sarà utile prenotare una casa vacanza nella zona di Bari. Scoprirai tutte le meraviglie della Puglia preistorica da un punto di vista privilegiato.

La Valle d'Itria e la donna di Ostuni
Proseguiamo ancora nella Valle d'Itria. Il nostro viaggio alla scoperta dei siti preistorici di Puglia ci porta dritti nella zona di Ostuni. Le prime tracce umane ad Ostuni risalgono ad oltre 40.000 anni fa e le campagne circostanti sono costellate da ritrovamenti millenari che fanno del borgo un punto di riferimento archeologico di rilievo.
Il simbolo indiscusso della vita preistorica della Valle d'Itria è la Donna di Ostuni, ?Delia?, uno scheletro di circa 28.000 anni appartenuto a una giovane ragazza messapica incinta che si trova nella Grotta carsica di Agnano, all'interno dell'omonimo Parco Archeologico. Non si tratta di una semplice sepoltura ma di un rituale importante, considerati il suo corredo funerario e la posizione dell?inumazione.
Nella grotta di Agnano sono state inoltre ritrovate importanti tracce di frequentazione religiosa con ritrovamenti sacrificali come statuette a forma di maialini o di toro.
Per vedere da vicino reperti ed oggetti legati alla Preistoria in Puglia, una tappa fondamentale è il Museo il Museo di Civiltà preclassiche di Ostuni nato con le scoperte archeologiche avvenute solo nell'agro di Ostuni, con il passare del tempo ha ospitato reperti provenienti da quasi tutta l'area delle Murge meridionale.
Insomma una terra tutta da scoprire: la sua storia millenaria sarà a tua disposizione se decidi di prenotare una casa vacanza in Valle d'Itria tra quelle a disposizione nel nostro catalogo.

Salento, i dolmen e i menhir di Puglia
Concludiamo con il Salento. Luogo disseminato di testimonianze della vita nella Puglia preistorica. All'interno del territorio è possibile seguire un itinerario ricco e sorprendente per la sua varietà e per la bellezza dei luoghi che ospitano i siti rupestri.
Tra le mete più suggestive c'è di certo la Grotta dei Cervi a Porto Badisco dove un?antica e sconosciuta popolazione aveva trovato casa dedicandosi a tramandare ai posteri, attraverso una ricchissima produzione di pitture rupestri, le attività tipiche della loro vita quotidiana.
Dalla bella costa adriatica, in pochi minuti d'auto si raggiunge Maglie e il suo ricco Museo Civico di Paleontologia e Paletnologia. Il centro ospita preziosi reperti provenienti dal territorio circostante.
Tra cui le celebri Veneri di Parabita, statuette d?osso rappresentanti l?immagine della fertilità impersonata da due figure di donne evidentemente in gravidanza risalenti all?epoca dell?Uomo di Neanderthal e dell?Uomo di Cro-Magnon.
Spostandosi ancora un po' più a nord nel territorio limitrofo a Lecce, si incontrano Lucera e Cavallino dove sono presenti tracce di antichi insediamenti di capanne, uno stadio successivo dell?evoluzione dell?uomo primitivo, che da nomade e cacciatore comincia ad assestarsi sul territorio ed a dedicarsi all?agricoltura.
Infine, non si possono tralasciare gli innumerevoli siti con la presenza di dolmen ed i menhir che si trovano un po? ovunque in Salento.
il dolmen di Minervino di Lecce, chiamato Li Scusi, il primo ad essere rinvenuto in Puglia, nel 1879, ed il secondo per dimensione in tutta la regione. I dolmen di Giurdignano, famoso proprio per l?alto numero di dolmen disseminati sul territorio.
I dolmen di Melendugno, invece, sono due: il Placa posizionato lungo la strada provinciale per Calimera, e il Gurgulante, situato sulla stessa strada e alto circa 90 cm.
A Salve invece è possibile ammirare quello che resta del dolmen Cosi. Oltre alla struttura in pietra, il suo interno ha rivelato ossa, denti e cocci di terracotta.
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