Sotto Gravina di Puglia c'è un'altra città. Un misterioso e intricato labirinto di cunicoli, chiese, granai e forni seicenteschi. Una ricchezza inedita, scoperta solo nel 2005 da un gruppo di speleologi ed ora esplorabile in tutta la sua magia.
È qui che per secoli si è celata la vera anima della città arroccata tra le Murge, scavata nel tufo e protetta dalla città emersa per secoli, un'imponente opera frutto del lavoro di secoli. Nel suo ventre potrai ammirare torrioni medievali, acquedotti, scale e grotte. Costruzioni avvolte nel mistero tutte da esplorare.
Segui il nostro itinerario tra storia e leggenda per scoprire cosa non devi assolutamente perdere della Gravina Sotterranea.
Il percorso più completo che si può effettuare dura circa 2 ore e comprende diversi siti sotterranei che spesso non sono comunicanti tra di loro, ma, per chi lo desiderasse è possibile effettuare un percorso anche di durata inferiore (45 minuti) che comprende una parziale visita di tutto il percorso.
Perché è famosa Gravina di Puglia?
Gravina in Puglia è la città che ha dato i natali a Papa Benedetto XIII ed è conosciuta soprattutto per le sue numerose chiese scavate nella roccia.
Perché si chiama Gravina in Puglia?
Il toponimo "Gravina" proviene dalle gravine, spaccature della crosta terrestre simili a canyon. Sul motto riportato sul gonfalone cittadino è riportata una curiosa paretimologia: vi è scritto ?Grana dat et vina" (trad. "offre grano e vino"), attribuito alla città da Federico II di Svevia, il quale amava questa città tanto da definirla "giardino di delizie".
Quanto costa il biglietto per Gravina sotterranea?
? 5,00
Per un massimo di 50 persone. BIGLIETTI DI INGRESSO GRAVINA SOTTERRANEA: ? 5,00 per persona (PERCORSO DI 45 MINUTI CIRCA)
La Gravina Sotteranea: storia delle Murge segrete
La storia di Gravina è quella di una città itinerante, che nei secoli si è spostata dal colle Botromagno (abitato in epoca greca e romana) fin nelle viscere della caratteristica gravina, un canyon profondo circa quaranta metri che ha dato il nome alla città. Qui la popolazione ha trovato rifugio per secoli scavando nella roccia friabile abitazioni, e le famose chiese rupestri.
Infine, la città si spostò sul versante destro della grande gola dove si trova tutt'ora.
Un tempo le case del paese venivano costruite utilizzando direttamente il tufo della zona in cui sarebbero sorte. Gli spazi ottenuti da questi scavi hanno formato quel reticolo di caverne, depositi e cisterne sotterranee collegate ad ogni palazzo.
In principio furono rifugi sotterranei, utili a sfuggire dalle incursioni dei barbari che costantemente saccheggiavano le città. Con il trascorrere dei secoli, gli ipogei divennero cantine per la produzione del vino o la conservazione di bevande e alimenti. Inoltre alcuni ambienti vennero adeguatamente isolati per diventare cisterne per l?acqua piovana.
Proprio per la loro natura di luoghi celati, questi cunicoli hanno alimentato diverse leggende come quella legata al Palazzo Ducale di proprietà dei Duchi Orsini: sembra che dai suoi sotterranei partisse una strada segreta collegata all'antico Castello Svevo di Federico II.
Oppure la storia del ?fantasma Anna? rimasta intrappolata nelle cantine di una nobile famiglia della città. Non mancano infine testimonianze su celebrazioni e riti massonici come altorilievi rappresentanti un diavolo e la caratteristica piramide massonica.
h2 id="punto_8">Gravina Sotterranea: i percorsi
I percorsi di esplorazione della Gravina sotterranea sono essenzialmente due: il percorso più completo che si può effettuare in circa un'ora e mezza, che comprende diversi siti sotterranei anche non comunicanti tra di loro; ed una breve di 45 minuti, con una panoramica generale dei siti principali.
Le scoperte dal punto di vista storico, antropologico e sociale che si possono fare durante la passeggiata sotterranea in Gravina, hanno un valore inestimabile. A cominciare dal duro lavoro dei cavatori, la vinificazione tradizionale, le tecniche di conservazione dei cibi e la gestione delle scorte d?acqua. Tutte queste attività raccontano del quotidiano ipogeo della Gravina.
Tra le bellezze degne di nota di Gravina Sotterranea c'è di certo la dispensa del Palazzo Ducale Orsini. Un'enorme sala sotterranea con appositi nicchioni scavati nelle pareti di tufo. Qui erano conservate le derrate alimentari necessarie a palazzo che la servitù riportava in superficie per imbandire la tavola dei signori di Gravina.
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